“Vi parla un bambino che da quando aveva 4 anni era abituato a essere europeo, perché noi che dedichiamo la nostra vita alla musica siamo abituati fin da piccoli, affrontando autori di ogni nazionalità. Frequentiamo germanoaustriachi come Beethoven, o francesi come Debussy, o tedeschi come Brahms e Mendelssohn. Vedete, non c’è un confine. La musica non è solo un linguaggio, ma una trascendenza, che è ciò che ci porta oltre. […] La musica è la nostra vera radice di europei ed è quella che fa eliminare ogni confine. L’Europa è un’orchestra a cui rivolgersi. La musica ci insegna la cosa più importante, ad ascoltare e ad ascoltarci. Un grande musicista non è chi suona più forte ma chi ascolta più l’altro e da lì i problemi diventano opportunità. Credete nella musica, credete nell’Europa.”

Ezio Bosso
(discorso al Parlamento europeo, 26 giugno 2018)

Erasmus+: di cosa si tratta?

Il progetto Erasmus nasce nel 1987, grazie al contributo dell’Unione Europea, con l’obiettivo di incrementare e valorizzare gli scambi culturali in ambito universitario; l’acronimo Erasmus sta infatti per European Community Action Scheme for the Mobility of University Students. Nel 2014, con una validità che si estende fino al 2020, è nato un nuovo progetto chiamato Erasmus+ (Erasmus Plus), il cui obiettivo è quello di combinare tutti i programmi di mobilità europea per l’istruzione, il tirocinio, i giovani e lo sport, e dunque il programma si è allargato coinvolgendo ulteriori destinatari rispetto agli studenti universitari. Pertanto, nelle istituzioni scolastiche e di istruzione superiore, possono ora parteciparvi anche gli insegnanti e il personale tecnico-amministrativo, svolgendo un periodo di formazione e/o di insegnamento (per i docenti) presso una delle istituzioni aderenti al programma.

Erasmus+ per gli studenti

Grazie a Erasmus+ gli studenti universitari hanno la possibilità di intraprendere un periodo di studio in un’istituzione di altri paesi membri dell’UE o di paesi extra-europei partners del programma. Tale periodo, chiamato anche “mobilità”, viene sovvenzionato dall’Unione Europea con una borsa di studio. L’idea di fondo è che studiando all’estero, lo studente abbia la possibilità di migliorare le proprie capacità comunicative ed espressive, la conoscenza di lingue straniere e le competenze interculturali, favorendo un ampliamento di orizzonti e uno spirito di adattamento che andrebbero ad arricchire il suo bagaglio di esperienze formative. Inoltre, il confronto tra sistemi d’istruzione diversi apre a nuove prospettive e può e accrescere di spunti utili il suo percorso educativo.

Chi può partecipare?

Per poter partecipare alla mobilità Erasmus+ occorre possedere alcuni requisiti: oltre a essere regolarmente iscritti ad un corso di diploma accademico e averne completato almeno la prima annualità, bisogna essere cittadini dell’Unione Europea, o cittadini di Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Turchia. Inoltre è richiesto un livello di conoscenza linguistica adeguato per poter comprendere le lezioni. Per un approfondimento sulle competenze linguistiche richieste rimandiamo al paragrafo dedicato all’interno della sezione “Students – outgoing”.

Come funziona?

Una volta che ci si è candidati per il progetto Erasmus+ e si viene selezionati, allo studente è garantita una borsa di mobilità con un importo mensile che varia a seconda del paese di destinazione prescelto, e con il quale contribuire alle proprie spese di vitto e alloggio (consulta la sezione rivolta alla borsa di studio in “Students – outgoing”). Un ulteriore parametro che viene preso in considerazione per la borsa di studio è la condizione economica del richiedente certificata attraverso il modello ISEE.

Con il progetto Erasmus+ il periodo di studio all’estero può durare da un minimo di 3 mesi (o un trimestre accademico) a un massimo di 12 mesi. Il periodo totale trascorso all’estero non può superare 12 mesi per ciclo di studi. I cicli sono così suddivisi:

  • primo ciclo (diploma accademico di I° livello)
  • secondo ciclo (diploma accademico di II° livello)

Occorre tener presente che è possibile partire per massimo due progetti di mobilità: uno durante il corso triennale e uno durante il corso biennale.

Come avviene il riconoscimento degli esami e dei crediti?

Prima di partire, lo studente pianificherà un piano di studio relativo agli esami che intende sostenere all’estero: il Learning Agreement. Questo accordo avviene tra lo studente, l’Istituzione di appartenenza e l’istituzione ospitante e rappresenta un documento fondamentale che certifica il riconoscimento in Italia degli esami sostenuti durante la mobilità Erasmus+. Nel Learning Agreement si dovranno indicare gli esami che si intendono sostenere durante il periodo all’estero. Andranno determinati anche il relativo numero di CFA e gli esami dell’istituto di origine che si intendono sostituire con quelli dell’istituto ospitante. Solitamente il numero di CFA degli esami che si matureranno in Erasmus+ deve corrispondere a quello degli esami che si sarebbero sostenuti in Italia, eventualmente con uno scostamento minimo.

Una volta stabilito, il Learning Agreement dovrà ricevere l’approvazione dell’istituto ospitante, della Commissione Erasmus+ e del Coordinatore Erasmus+, che rimane il punto di riferimento per qualsiasi dubbio e domanda relativa alla parte didattica del percorso di studio.

Alla fine del soggiorno l’istituto ospitante rilascerà allo studente il Transcript of Records, un documento che certificherà il lavoro svolto, i crediti e i voti ottenuti.

Perché partecipare?

– per arricchire il proprio curriculum professionale con un’esperienza all’estero

– per imparare a esprimersi in una lingua differente

– per confrontarsi con culture differenti e con sistemi di studio diversi

– per maturare un senso di indipendenza e autonomia

– per consapevolizzarsi verso il futuro, individuando i propri obiettivi e le ambizioni personali

L’esperienza Erasmus+ aiuta a trovare il proprio percorso nella vita…

…ecco alcuni dati forniti dall’Erasmus Impact Study 2019:

  • 70% degli studenti Eramsus+ sostengono di avere le idee più chiare rispetto a cosa vogliono fare nella vita
  • 80% degli studenti Eramsus+ trova un lavoro entro i primi 3 mesi dalla laurea/diploma accademico
  • 40% degli studenti che hanno svolto un tirocinio ricevono un’offerta di lavoro dall’organizzazione/azienda che li ha ospitati
  • 90% degli studenti Erasmus+ si sentono più europei
  • 90% degli studenti migliorano la loro capacità di lavorare con persone di altre culture
  • 1 studente su 5 incontra il partner della propria vita durante la mobilità Erasmus+